domenica 17 febbraio 2008
LE ONDE DEL DESTINO
LE ONDE DEL DESTINO
(Breaking the Waves)
Regia: Lars von Trier
Produzione: Danimarca/Svezia/Francia
Anno: 1996

Genere: Esistenze al limite

Lars il grande Provocatore finisce per rivelarsi Lars il grande Reazionario, almeno per chi non è disposto (e sono in tanti) a stare al suo gioco.

Da evitare (o da prendere con le dovute cautele)
.

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posted by Martin at 00:21 | Permalink |


7 Comments:


At 2/17/2008 11:35:00 AM, Blogger Christian

Sai già che su questo la penso in maniera opposta: per me è uno dei pochi grandi capolavori degli anni novanta. ;-)

 

At 2/17/2008 12:26:00 PM, Blogger M.S.

oh noooo!
adoro le onde del destino, e stravedo per dancer in the dark. reazionario von trier? lo dite in molti, ma a mio parere è un fraintendimento..

 

At 2/17/2008 09:30:00 PM, Blogger Martin

@Tutti:
sapevo bene che mi stavo addentrando in un terreno moooolto "pericoloso" affrontando il caso von Trier ;)

@Christian:
già già lo so bene...
E tu sai che malgrado il mio giudizio personale lo considero uno dei pochi veri innovatori degli anni 90' (insieme a Tarantino e Kitano).

@Mario:
di von Trier mi è piaciuta e molto solo la serie di The Kingdom (ho visto solo la prima).
Del resto mi pare che vada dalla presa in giro esplicita di Idioti al moralismo facile di Dancer in the Dark (che mi è comunque dispiaciuto meno di Breaking Waves).
D'altro non ho più voluto veder nulla.
In definitiva penso sia proprio una questione di diversità ideologiche e di sensibilità insormontabili.

 

At 2/18/2008 09:18:00 PM, Blogger Shadowland

Ecco, di "The Kingdom" se ne può solo parlare positivamente. Dopo Von Trier comincia ad essere insopportabile, confuso, (finto)provocatorio e moralizzatore allo stesso tempo, pretenzioso, masochista. Certe cose le disse già Dreyer 50 e passa anni prima, altro che innovatore. :-)

 

At 2/18/2008 11:26:00 PM, Blogger Martin

@Shadowland:
dimentichi gratuito ed esplicitamente derisorio nei confronti dei suoi stessi fan... ;)
Scherzi a parte mi pare piuttosto ovvio che la penso abbastanza come te, pur riconoscendogli dei meriti "oggettivi".
Prova ne sia che anche a me viene spesso in mente Dreyer e in particolare "Ordet" vero capolavoro di coerenza morale, apprezzabile anche se diversa dalla mia.

 

At 3/03/2008 01:31:00 PM, Blogger Nicolai Hel

Caro Martin, sono a casa malato e quindi, nel cazzeggio giornaliero, trovo il tempo di scriverti qualche riga anch'io...
Ho visto le onde dal destino solo una volta. Non ricordo con chi, forse da solo. Ricordo, invece, che quando è finito sono rimasto seduto al mio posto. Non sono riuscito a rialzarmi finchè non sono ripartite le proiezioni (forse alcune pubblicità, boh). Ora, una volta, alla fine dei film si poteva restare seduti al proprio posto per rivedere i film o almeno le prime scene. Che dire? Forse questo non era più possibile quando è uscito le onde del destino ma, in ogni caso, per me era ancora così... e io non avevo la forza di rivederlo. E così al primo segnale di buio in sala sono riuscito ad alzarmi da quella sedia. Insomma, tante parole (alla faccia delle pillole!) per dire che le onde del destino resta, per me, un grandissimo film, capace di stimolare emozioni potentissime.
Un film moralizzatore, masochista e provocatorio? chissà, prima o poi lo dovrò rivedere...e pensare che a me era sembrato un film visionario!
E poi c'era anche una grande colonna sonora...
Comunque sono d'accordo con te sul giudizio: da evitare (o da prendere con le dovute cautele).
Biss dann

 

At 3/03/2008 02:27:00 PM, Blogger Martin

@nicolai hel
innanzitutto un benvenuto e un augurio di pronta guarigione.
Sull'argomento von Trier penso di aver chiarito più che bene come la penso e cosa più importante la mia personale (ma ampiamente condivisa) idiosincrasia non mi porta a negarne l'importanza, soprattutto in un contesto cinematografico di diffusa omologazione di stili e contenuti.
Mi farai sapere cosa ne pensi quando riuscirai a rivederlo, sono curioso di sapere che effetto ti possa fare una seconda visione.