venerdì 19 giugno 2009
I SERIAL TV SONO CINEMATOGRAFICAMENTE DISEDUCATIVI (ANCHE QUELLI FATTI BENE)
Disabituano alla coerenza logica --> tanto abbiamo altre 12 stagioni per spiegare tutto...

Disabituano alla lentezza e ai giusti tempi --> eh grazie, se non bombardiamo il telespettatore con immagini frenetiche questo si annoia e cambia canale (o peggio si addormenta e si perde gli spot)!

Disabituano al gusto del nuovo e dell'inusuale --> la ripetizione schematica seriale è rassicurante, perchè privarsi di questa confortevole sensazione e rischiare di abbassare lo share?

Disabituano ad apprezzare l'importanza della scrittura --> meglio abolire qualsiasi tipo di finezza o sottile gioco di parole, sarebbe solo tempo sprecato, nella confusione di una casa le sfumature scivolano via senza lasciare alcun segno.

A qualcuno viene in mente altro?

Nota finale: sono consapevole del fatto che alcune serie, al loro meglio ovviamente, riescono ad essere tecnicamente valide e con personaggi ben costruiti, ma si tratta pur sempre di eccezioni in un marasma francamente desolante.
 
posted by Martin at 10:11 | Permalink |


8 Comments:


At 6/19/2009 01:12:00 PM, Blogger Christian

:-)


P.S. Ti ricordo che dobbiamo finire di vederci "Jeeves & Wooster"...

 

At 6/19/2009 02:40:00 PM, Blogger Martin

Accidenti così si scoprono i miei altarini...
Poi come faccio ad essere credibile? ;-)

Scherzi a parte le mie considerazioni si riferiscono alle produzioni degli ultimi anni, quelle che, a differenza dei telefilm di una volta, risultano essere parecchio pretenziose.
E che purtroppo stanno condizionando anche le scelte di certi produttori cinematografici.

 

At 6/20/2009 10:11:00 AM, Blogger Alberto Di Felice

Certi produttori che poi si mettono a dirigere, per di più, come il nostro caro J.J. Abrams. Il suo "Stark Trek" l'ho trovato una palla per motivi più o meno coincidenti con quelli che hai elencato. Il problema principale secondo me è quello dei punti 2 e 3: ci si sta abituando ad un'estetica televisiva molto piatta ma veloce. Per la scrittura, credo più nel primo punto, ma non tanto a livello di coerenza quanto a livello di struttura; per i dialoghi invece molto spesso la cura è alta, almeno nei dialoghi originali (la traduzione combina a volte grandi mutilazioni).

 

At 6/20/2009 08:44:00 PM, Blogger Martin

Siamo d'accordo Alberto.
E considerando quanto il nuovo ST sia costruito come una giustapposizione di scene cool una dopo l'altra senza la necessaria plausibilità, si evidenzia sia la mancanza di sviluppo logico del racconto sia appunto di una struttura coerente.
E probabilmente hai ragione tu quando dici che l'adattamento italiano appiattisce ancora di più la capacità espressiva dei dialoghi, insieme, aggiungo io, ai doppiaggi che peggiorano ogni giorno di più.

 

At 6/28/2009 11:03:00 AM, Blogger Luciano

Sui serial condivido in pieno la tua opinione anche se ne ho seguiti alcuni nel passato. Però ho letto di serial che non sono male. Il fatto è che sono molto titubante nell'affrontare l'avventura di dipendere per troppo tempo da una "storia" (almeno sette stagioni?). Già il cinema per sua natura è una forma d'arte presuntosa nel pretentere un'attenzione troppo prolungata nel tempo... Dovrò fare qualche tentativo.

 

At 6/28/2009 02:29:00 PM, Blogger Martin

Dici bene Luciano, si tratta di prodotti che hanno sicuramente una forte presa sul pubblico e, aggiungo io, il motivo è da cercarsi proprio nell'abilità con cui sono costruiti per piacere.
Ma si tratta di un gioco a ribasso come sottolineo nel post.
Chiaramente con questo non voglio mettere tutto sullo stesso piano ma descrivere un quadro piuttosto desolante, soprattutto perchè finisce per influenzare anche il modo di fare cinema d'intrattenimento.
Quando succedeva il contrario era il prodotto (cinematografico) di qualità a influenzare positivamente quello più scadente, ora è proprio l'opposto purtroppo.

 

At 11/10/2009 01:48:00 PM, Anonymous iosif

compagno martin anche a me, spesso e volentieri, il telefilm rompe le palle. però non bisogna sottovalutare la forte esigenza di cazzeggio, e per di più cazzeggio in tempi ristretti.
è vero che troppo spesso il linguaggio telefilmesco sta infettando quello cinematografico, ma credo sia più che altro perché la serie è prodotto televisivo, e la tv è vincente. da questo punto di vista, il telefilm almeno media, prende è dà, mentre è molto peggio quando ad infettare sono prodotti esclusivamente televisivi, dai quali nascono sia libri (tipo moccia), sia film d'enorme successo (tipo moccia).
detto questo, ci piazzo anche il solito appunto sulla non generalizzazione. esistono vari modelli seriali, e alcuni, come last exile o alexander, sviluppano storie dove c'è molto cinema. altri, pur nel loro essere puro intrattenimento, come scrubs, riescono a mantenere degli standard notevoli.

 

At 11/10/2009 08:09:00 PM, Blogger Martin

Infatti è così, occorre sempre fare dei distinguo.
In realtà una delle cose che più mi lasciano perplesso sono le nuove generazioni di cinefili cresciuti a pane e serie tv.
Io a 14 anni mi vedevo al cinema Videodrome e, anche se non ci capivo una mazza, mi si aprivano gli orizzonti sulle infinite possibilità e sulla potenza del mezzo cinematografico.
Ora invece si grida al miracolo per prodotti cinematografici che sono semplici derivazioni televisive.
Comunque sia, in tv vedo praticamente solo serie sci-fi perchè è il mio genere preferito e perchè al cinema se ne vede ben poca di fantascienza.