mercoledì 3 novembre 2010
FANTASTIC MR. FOX
FANTASTIC MR. FOX
(Fantastic Mr. Fox)
Regia: Wes Anderson
Produzione: USA
Anno: 2009

Genere: Favola moderna

L'inevitabilità di assecondare la propria natura, nonostante si cerchi di evitarne gli eccessi di "esuberanza", si sposa con le difficoltà di essere padri quando si tratta di accettare la diversità di proprio figlio, in un racconto che ci mostra un microcosmo animale per farne, come nelle migliori fiabe, uno specchio del nostro mondo, riuscendo con mirabili tocchi di genio e lampi di humour surreale a renderlo a un tempo divertente e pieno di spunti di riflessione.

Merita una visione (anche in questa forma bizzarra c'è tutto Anderson, come sempre).

Etichette:

 
posted by Martin at 00:05 | Permalink |


12 Comments:


At 11/03/2010 05:52:00 PM, Blogger Luciano

Molto interessante. Peccato averlo perso.

 

At 11/03/2010 06:19:00 PM, Blogger Martin

Allora devi per forza recuperarlo in video.
Ci sono tutti i temi di Anderson ma trattandosi di un mondo in qualche modo fiabesco risulta un po' attenuata la carica grottesca.

 

At 11/04/2010 11:01:00 AM, Anonymous AlDirektor

A mio parere un film straordinario, tra le vette di quest'anno. Romantico, "rivoluzionario" se vogliamo e (utilizzando un termine che hai detto tu) fiabesco nel senso migliore della parola.
Da vedere, si si.

Un saluto Martin.

 

At 11/04/2010 11:32:00 AM, Blogger Martin

Eppure Al a volte ho l'impressione che tra tutti i film di Anderson sia quello che finora mi è piaciuto di meno, malgrado i suoi marchi di fabbrica e i suoi temi ricorrenti ci siano comunque tutti.
Sarà appunto perchè stavolta il nostro mondo non viene solamente distorto dalla sua poetica ma proprio trasposto in qualche cosa d'altro.
Comunque sia si tratta di grande cinema, su questo non ci piove.

 

At 11/05/2010 03:10:00 PM, Anonymous AlDirektor

Ah bè, "fortunatamente" (può essere considerato un vantaggio) io non ho visto molto di Anderson, quindi non so dirti se questo film sia un gradino più basso rispetto agli altri, ma personalmente lo preferisco a "I Tenenbaum".
Magari è anche questa mia ignoranza che ha aumentato la sorpresa alla visione del film.

Un saluto.

 

At 11/05/2010 04:24:00 PM, Blogger Martin

Comunque si tratta di differenze sottili, proprio di sfumature di gradimento tra un film e l'altro.
In questo momento quello che preferisco è Le avventure acquatiche di Steve Zissou appena prima del Treno per il Darjeeling.
Ma comunque meritano tutti quindi vedi di recuperarli Al!

 

At 11/08/2010 06:04:00 PM, Anonymous Anonimo

Grandissimo film, uno dei migliori in assoluto della scorsa stagione cinematografica. Tutto il mondo di Anderson raccontato attraverso questa famiglia tipicamente andersoniana, appunto, con una bellissima animazione, oltre che con una straordinaria colonna sonora.

Ale55andra

 

At 11/09/2010 09:16:00 AM, Blogger Martin

In effetti sono piuttosto d'accordo, e anzi arrivo a dire che proprio nel contesto del cinema di Anderson questo film acquista ancora più valore.

 

At 11/09/2010 03:31:00 PM, Anonymous Anonimo

Si, una sorta di summa del suo mondo che tra l'altro risulta ancora più comunicativa e profonda, proprio perchè i protagonisti non sono umani e quindi non ci sembrano poi nemmeno tanto "strampalati" e assurdi come a volte ci sembrano i protagonisti delle sue precedenti, comunque sempre bellissime, pellicole.

Ale55andra

 

At 11/10/2010 10:40:00 AM, Blogger Martin

Ti dirò, a me piacciono proprio i suoi personaggi "strampalati e assurdi", proprio per l'atmosfera che riescono a creare.
Forse è proprio quello che mi è mancato in questo suo ultimo film.

 

At 11/10/2010 09:32:00 PM, Anonymous Anonimo

Per carità, piacciono moltissimo anche a me. Però penso che in questo caso ci sia stata meno "distanza" emotiva rispetto agli altri film, che comunque, ripeto, adoro.

Ale55andra

 

At 11/11/2010 11:44:00 AM, Blogger Martin

Questa nostra leggera divergenza di giudizio è proprio segno della grandezza di Anderson, stiamo parlando di sfumature di film che abbiamo apprezzato molto entrambi.
E' un po' quello che vedo succedere con Nolan, un'altra delle pochissime figure d'alto livello del cinema americano contemporaneo.