(The Happening)
Regia: M. Night Shyamalan
Produzione: USA
Anno: 2008
Genere: Fantascienza Apocalittica
Più volte viene il dubbio che non ci si prenda davvero sul serio, qualche segnale ogni tanto sembra ricordarci che “questa” fine del mondo è solo una scusa per farci riflettere sui destini dell’umanità, sui suoi errori, su quali siano le cose davvero importanti, negando la vita per attribuirle valore, e se è questo il caso, il minore dei due mali, saremmo di fronte a modeste ovvietà raccontate noiosamente e con fare un po’troppo saccente, mentre in caso contrario purtroppo si sprofonderebbe senza pudore in deliranti moralismi tanto irritanti e presuntuosi quanto desolatamente sconclusionati.
Da evitare.
Etichette: Mark Wahlberg, New York, Philadelfia, Sci-Fi
At 6/30/2008 01:16:00 PM, Martin
Di Shyamalan mi è sempre piaciuto il suo approccio "artigianale" che ha sempre dato a film come Il Sesto Senso, Unbreakable e The Village quella patina scanzonata di chi vuole divertirsi divertendo.
Shyamalan tecnicamente non inventa nulla ma ricicla tante idee di cinema anni '80 e lo fa bene.
Ma a volte come in Signs e quest'ultimo si prende troppo sul serio cadendo davvero nel ridicolo.
Non mi importa di scene ad effetto se tutto il resto sono dialoghi risibili, situazioni assurde e tenute insieme da una morale ecologista/new age da quattro soldi.
Girare buone scene sono capaci in tanti, riuscire a fare un buon film è un'altra cosa.
At 6/30/2008 04:41:00 PM, Luciano
Prendo atto del tuo punto di vista che in questo caso non coincide col mio. D'altronde ci sono state (e ci sono) diatribe su registi ben più "importanti" di Shyamalan e le "immagini" vengono suturate da ciascuno in modo diverso. Abbiamo (lo dico per me) aperto i nostri blog anche per questi momenti di franco confronto. A presto^^
At 6/30/2008 05:19:00 PM, Martin
Ma ti dirò Luciano, a me Shyamalan in fondo sta simpatico, fa un tipo di cinema che oggi si fa sempre di meno.
E almeno 3 film su 5 mi sono piaciuti, anche per la sua capacità di recuperare le lezioni dei grandi maestri di certo cinema di genere.
Il problema è quando aumentano le pretese, quando cerca di trasmettere significati profondi.
E' qui che scatta il tono insopportabile e la pretenziosità.
Perlomeno, nel bene o nel male, non lascia indifferenti ;)
E come dici giustamente ben venga il confronto.
Per me una regia magnifica e una messa in scena rabbrividente. Le scene dei suicidi sono girate con una maestria non indifferente, per non parlare di altre sequenze come quella delle auto che si incontrano all'incrocio o quella nella casa della vecchia o quella prefinale di loro che si incontrano sul prato.