martedì 17 marzo 2009
SANS SOLEIL
SANS SOLEIL
(Sans soleil)
Regia: Chris Marker
Produzione: Francia
Anno: 1983
Genere: Appunti di viaggio
Si parte da visioni “alternative” su mondi “diversi”, se non addirittura “alieni”, sparpagliati per quattro continenti, per arrivare ad esplorare universi umani accomunati dagli stessi turbamenti e dagli stessi sguardi, specchi di tragedie simili solo nella loro brutale materializzazione e, se la complessità del racconto rischia forse eccessi intellettualistici, non si può, d’altro canto, non rimanere inevitabilmente rapiti da questa rete di immagini in cerca di assoluto che mischiando realtà e ipotesi di futuro finisce per diventare una parte stessa di noi.
Da vedere (a patto di essere dotati d mente aperta e incondizionata curiosità).
(Sans soleil)
Regia: Chris Marker
Produzione: Francia
Anno: 1983
Genere: Appunti di viaggio
Si parte da visioni “alternative” su mondi “diversi”, se non addirittura “alieni”, sparpagliati per quattro continenti, per arrivare ad esplorare universi umani accomunati dagli stessi turbamenti e dagli stessi sguardi, specchi di tragedie simili solo nella loro brutale materializzazione e, se la complessità del racconto rischia forse eccessi intellettualistici, non si può, d’altro canto, non rimanere inevitabilmente rapiti da questa rete di immagini in cerca di assoluto che mischiando realtà e ipotesi di futuro finisce per diventare una parte stessa di noi.
Da vedere (a patto di essere dotati d mente aperta e incondizionata curiosità).
Etichette: Africa, Francia, Giappone, On the road, One world, San Francisco
posted by Martin at 09:37 | Permalink |
5 Comments:
At 3/19/2009 10:33:00 PM, Martin
Capisco bene ciò che dici.
Si tratta di una vera e propria "esperienza" cinematografica dai molteplici livelli di lettura e nello stesso tempo una raccolta di esperienze disparate e disperate, legate insieme da riflessioni e immagini che ti rimangono dentro per giorni.
Se non l'hai già visto ti consiglio vivamente Level Five, diverso nei temi affrontati e in alcuni dettagli "tecnici" ma del tutto simile nella capacità di utilizzare i materiali più vari per proporci visioni profonde sull'animo umano.
questo per me è un capolavoro di quelli veri.