domenica 21 marzo 2010
COLPO IN CANNA
COLPO IN CANNA
(Colpo in canna)
Regia: Fernando Di Leo
Produzione: Italia
Anno: 1975

Genere: Commedia avventurosa

Le (dis)avventure di una disinvolta hostess straniera si trasformano presto in una parodica guerra tra bande, piena di sgangherati personaggi, commissario pugliese in testa, e di ridicole situazioni che prendono in giro il genere tanto in voga in quegli anni, con tutto il necessario corollario di corpi femminili in bella mostra e scazzottata finale.

Per i fan del genere (e di Di Leo)
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posted by Martin at 13:19 | Permalink |


8 Comments:


At 3/21/2010 07:41:00 PM, Anonymous missile

Non ho visto questo film , e a dire il vero non sapevo neppure Di Leo lo avesse fatto, ma la riflessione è sorta repentinamente: al di là della tendenza modaiola di recuperare tutto ciò che appartiene ai tempi andati, credo che questo regista sia stato un dei più versatili e completi e naturalmente sottovalutati; basti pensare all'importanza storica che ormai è universalmente riconosciuta alla sua trilogia del milieu.

Missile

 

At 3/22/2010 10:02:00 AM, Blogger Martin

Di Leo è ovviamente, almeno secondo il mio modesto parere, uno dei grandi del cinema italiano.
Ciò non toglie che abbia anche lui dei film minori, come questa parodia del poliziottesco, riuscita solo in parte.
Non capisco però cosa intendi per tendenze modaiole.
Il recupero di certi registi del periodo d'oro del cinema italiano cosiddetto di "genere" mi sembra assolutamente doveroso.
Artisti come Bava rimagono dei veri punti fermi ed hanno ispirato decine di cineasti in tutto il mondo.
Ma anche le filmogrfie dei vari Lenzi, Sollima, Castellari, Fulci, Deodato, Martino, Massi, Tessari, Freda, Margheriti, Corbucci (Sergio), Valerii contengono opere davvero pregevoli.
Non dico che sia tutto di livello altissimo ma non si può negare l'influenza di certe opere e la loro foRza innovativa.
Sinceramente mi sembra molto più modaiolo incensare film come l'ultimo Tarantino, che proprio a questi si ispira ma che finisce per scadere in un cinema, questo si, autocelebrativo e in ultima istanza piuttosto onanista.

 

At 3/22/2010 05:21:00 PM, Anonymous missile

Forse mi sono espresso male Martin :). Sono assolutamente d'accordo con quanto dici su certo cinema considerato di serie b trenta anni fa, e per fortuna che c'è stato il recupero; intendevo dire che accanto a questa meritoria opera, la tendenza al recupero (io la chiamo moda, ma è chiaramente un problema di termini), ha disseppellito anche una marea di ciarpame che ha come unico merito di essere stato prodotto negli anni 70 (e non vale solo per il cinema ovviamente). Riguardo a Tarantino, io personalmente l'ho considerato un grande fin dal primissimo suo film ; è vero c'è anche molto di Di Leo, vere e proprie citazioni nei suoi film, ma non lo ha mai nascosto, anzi, con le sue dichiarazioni ha certamente aiutato il recupero di certa cinematografia. Sul giudizio che dai di Tarantino, beh io la penso in maniera completamente diversa, ma va benissimo così, altrimenti se dicessimo tutti le stesse cose , sai che noia :)

Missile

 

At 3/22/2010 08:56:00 PM, Blogger Martin

Adesso sei tu che non mi hai capito!
Tarantino è da sempre uno dei miei registi preferiti, dai tempi delle Iene e Pulp Fiction.
Ai tempi eravamo in tanti ma non tantissimi, e il suo è stato uno dei più importanti contributi al cinema di quegli anni.
Il mio giudizio negativo, "molto più modaiolo incensare film come l'ultimo Tarantino", si riferisce proprio al suo deludente ultimo film. Purtroppo il suo è diventato un cinema vuoto e autoreferenziale.
A suo modo lo era anche "A prova di morte" ma almeno si trattava di un giochino che non si prende sul serio come questo Bastardi.
E non dirmi che non è una moda anche questa...

 

At 3/22/2010 09:35:00 PM, Anonymous missile

Misunderstanding continuo Martin :)
Hai pienamente ragione sulla tendenza modaiola di incensare Tarantino, tant'è che persino i suoi più acerrimi detrattori(da sempre) hanno trovato il modo di cambiare opinione in occasione di Basterds che pur non considerandolo in maniera negativa come fai tu, non lo valuto certo il suo migliore film.

 

At 3/23/2010 08:19:00 AM, Blogger Martin

La negatività è qualcosa di assolutamente relativo in questo caso, da Tarantino non posso che aspettarmi un film con un più di "sostanza".
E' bello perdersi in ammiccamenti cinefili e riferimenti metacinematografici ma, duole dirlo, questo Bastardi non ha molto da dire.
E no, la metafora del cinema che ha la forza di plasmare e cambiare la Storia, non è nè un'idea nuova nè un'idea capace di reggere per oltre due ore di film...

 

At 3/24/2010 05:51:00 PM, Blogger Fabrizio

Personalmente credo che l'idea di Di Leo non era quella di fare una vera e propria parodia, ma come suo solito, fosse quella di ribaltare alcuni schemi. Infatti il personaggio interpretato dalla Andress si comporta come un uomo (fa a botte, ha una vita sessuale disinvolta ecc..), se poi aggiungiamo che nella sceneggiatura originale era prevista anche una relazione saffica con una donna di colore, possiamo chiaramente capire che le intenzioni del regista dauno erano altre.

 

At 3/24/2010 11:30:00 PM, Blogger Martin

Probabilmente sono vere entrambe le cose perchè sottolinei particolari assolutamente pertinenti.
Ma allo stesso tempo ci sono troppi personaggi macchiettistici e buffoneschi per non pensare a una presa in giro.
Per non parlare della ridicola scazzottata finale, il punto più basso di una pellicola che qualche buon momento comunque ce lo aveva avuto.