(The End of Violence)
Regia: Wim Wenders
Produzione: USA/Germania/Francia
Anno: 1997
Genere: Misteri e grandi fratelli
Insolite “prospettive” sull’America come può farlo chi ha il giusto distacco, dall’esterno in ogni direzione, prospettive insolite sulle paure di una nazione in tempi non sospetti, sulle sue fissazioni e sui suoi miti, mostrato attraverso una violenza che si torce su sè stessa in continua ricerca di un equilibrio fra ordine “pubblico” e pregiudizi “privati”, una violenza che malgrado tutto non finisce mai.
Da vedere.
Etichette: Bill Pullman, Gabriel Byrne, Los Angeles, Metacinema, Sorveglianza, Stati Uniti
At 4/22/2008 09:09:00 PM, Martin
Per il primo Nicolai ti farò sapere a breve, per il secondo vorrei sapere perchè non ti ha convinto, anche se mi rendo conto che non è il "solito" Wenders, stilisticamente forse, perchè i contenuti (l'ossessione per le immagini, l'amore/odio nei confronti dell'america, la contaminazione tra culture diverse) sono tipici del regista tedesco.
At 4/24/2008 10:53:00 PM, Nicolai Hel
Ci sono molti motivi per cui un film può non piacere...può essere per i suoi contenuti o per il modo in cui questi vengono trattati, per le qualità del regista o per quelle degli attori... o ancora per moltissimi altri fattori, più o meno differenti per ogni diverso spettatore. Ecco, un film può non piacere per come è fatto o per quello che vuole comunicare. E Un film può deludere, annoiare o anche fare incazzare.
A me crimini invisibili ha annoiato...forse non tanto come the million dollar hotel, vero megapacco di Wenders, ma ha annoiato. Non saprei dirti altro.
buon 25 aprile a tutti
At 4/24/2008 11:25:00 PM, Martin
Hai detto molto credimi Nicolai.
Ci sono momenti in cui la sensibilità personale ci porta a entrare o no in sintonia con un film e quando ciò non accade quasi inevitabilmente scatta la noia.
Tra l'altro non ci crederai ma Million Dollar Hotel con la sua vena folle, quasi alla Lynch, mi è tutt'altro che dispiaciuto.
Un altro ennesimo ottimo film di Wenders.