LO STATO DELLE COSE(Stand der Dinge)
Regia: Wim Wenders
Produzione: Germania/USA
Anno: 1982
Genere: cinema nel cinema
Ancora dilemmi e turbamenti "cinematografici" in questo racconto che pare non portare a nulla, tutto preso da un infinito “backstage” in cui ogni riflessione finisce fatalmente per essere autoreferenziale, ma quando la necessità di rompere quest’inerzia diventa concreta ecco che, tutto questo, reale lo diventa fin troppo, pugno nello stomaco finale compreso.
Merita una visione.
Etichette: Metacinema, Sci-Fi
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At 4/01/2008 09:43:00 AM, 
Luciano
Sì, più debole di altri suoi film. ma (come ha affermato lo stesso Wenders) Lo stato delle cose è un film sulla sua (momentanea) crisi autoriale, sulla perdita delle proprie capacità creative e sullo scoramento che prende quando le cose vanno male (produttori che non finanziano più, problemi con la troupe, ecc.). E' un film sul cinema e sullo stallo causato dalla fine della pellicola. Come girare un film senza pellicola? Sicuramente Lo stato delle cose è film ostico ma per me pieno di spunti interessanti. Inoltre con Wenders sono troppo comprensivo. Pensa mi è piaciuto immensamente (forse per la mia mania di giocare con l'immagine) pure Fino alla fine del mondo, un film che credo sia piaciuto a pochissime persone.
At 4/01/2008 09:56:00 AM, Martin
Non mi fraintedere Luciano vedendomi tutto o quasi di fila ho finito per apprezzare più o meno tutta la sua filmografia.
E in ogni caso l'inizio e la fine di questo sono ai livelli delle cose migliori.
Posso poi rassicurarti su un punto: Fino alla fine del mondo è uno dei miei preferiti, ho visto finalmente la versione "lunga" ed è ancora più affascinante.
Ma forse nemmeno io con wenders riesco ad essere del tutto obiettivo.
Un altro grande film.