(Soul Kitchen)
Regia: Fatih Akin
Produzione: Germania
Anno: 2009
Genere: Commedia etnico-culturale
Soluzioni facili ed espedienti come piovesse potrebbero essere scambiati per elementi imprescindibili in un certo genere leggero (ma non troppo) e dall’umorismo (quasi) sofisticato ma, in tutta onestà, occorre ammettere che non è così, non che questo impedisca di costruire comunque un racconto di amori e (dis)sapori con personaggi simpatici, situazioni irresistibilmente divertenti e anche qualche sorpresa, cosa che in fondo è un risultato non da poco.
Si può anche vedere.
Etichette: Adam Bousdoukos, Birol Ünel, Cucina, Germania
At 1/18/2010 09:54:00 AM, Martin
Sono d'accordo quasi su tutto.
Il film ci ha divertito parecchio e per tre quarti riesce anche ad avere una propria autonomia espressiva.
Il finale però delude un po, mi è sembrato troppo sbrigativo e non riesce ad evitare di cadere nei soliti buonismi hollywoodiani.
Comunque approfondirò il cinema di Akin.
Cosa mi cosigli?
At 2/05/2010 07:03:00 AM, francesco
il film non è drammatico come gli altri due suoi che ho visto, bellissimi, "la sposa turca" e "ai confino del paradiso", ma riesce ad essere leggero e divertente, con una scneggiatura a orologeria, magari prevedibile, ma bisogna lasciarsi prendere per mano dalla storia nella quale scopri che i cattivi perdono, aggiungi attori molto bravi e allora è davvero un bel film.
A me è piaciuto molto. Sì, è ingenuo, prevedibile e sicuramente più "leggero" rispetto agli altri film di Akin (che pure ha sempre manifestato una tendenza verso la commedia sin dai tempi della sceneggiatura di "Kebab Connection"), ma è anche uno di quei film che mettono di buon umore e poi ha stile da vendere!