venerdì 26 febbraio 2010
INVICTUS
INVICTUS
(Invictus)
Regia: Clint Eastwood
Produzione: USA
Anno: 2009

Genere: Epica storico-sportiva

Va bene avere il toale controllo espressivo e tecnico del mezzo cinematografico, va bene riuscire a trattare con minima retorica temi importanti come il razzismo e la riconciliazione nel Sudafirca di Mandela, meglio ancora se arricchiti dall’epopea sportiva della nazionale di rugby che trova nuovo vigore dal carisma pacificatore del nuovo presidente, eppure nonostante tutto questo continua a mancare quella scintilla che riesca ad arricchirci di qualcosa di nuovo, di sorprenderci, e che permetta di andare oltre la “civile” e “onesta” piacevolezza.

Per i fan di Eastwood
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posted by Martin at 23:04 | Permalink |


13 Comments:


At 2/27/2010 02:09:00 PM, Anonymous iosif

sono d'accordo. un film forse fin troppo "educato", quest'ultimo di eastwood.

 

At 2/28/2010 10:23:00 AM, Blogger Giuliano

ci sono due problemi grossi con questi film (penso a quello su Gandhi, o magari su Albert Schweitzer o su Beethoven):
1. è impossibile (per fortuna!)spettacolizzare
2. quelli che dovrebbero vederli se ne fregano e continuano nella loro becera ignoranza, quelli che già sono informati e sensibilizzati magari vanno a vederli ma non è che ne abbiano un gran bisogno.

 

At 2/28/2010 02:42:00 PM, Blogger Martin

@iosif:
e dire che non è nemmeno possibile evidenziarne difetti o evidenti passaggi a vuoto...

@giuliano:
sono d'accordo. Ma allora perchè fare film così?

 

At 2/28/2010 06:33:00 PM, Blogger Massimo Volpe

Pur riconoscendo che non + tra i migliori di Clint, a me il film è piacuto abbastanza: vero è un film a canone classicissimo, che però non indugia sulla santificazione nè tantomeno su facili buonismi da occidentali distanti 10 mila chilometri. Credo che, come è tradizione per il Clint più recente, anche stavolta abbia voluto fissare l'occhio sull'individuo che si muove all'inreno di un sistema che spesso soverchia.

Missile

 

At 2/28/2010 07:44:00 PM, Blogger Giuliano

Mah, io direi che è giusto farli, soprattutto se sono fatti bene, perché non si sa mai a chi possono giungere - magari in piccole dosi, qualche frammento, le vie del Signore sono infinite.
Però penso a film come quelli di Attenborough su Chaplin, che era sì bellissimo, ma ho fatto fatica a capirci qualcosa anch'io che avevo appena letto l'autobiografia.

Insomma, apprezzo e approvo ma non è mica facile.

 

At 2/28/2010 09:41:00 PM, Anonymous Anonimo

Andrò a vederlo domani molto probabilmente. E questa volta mi sa che ci troveremo ampiamente d'accordo, dato che ormai blog dopo blog ne leggo sempre in toni meno entusiastici.

Ale55andra

 

At 2/28/2010 11:39:00 PM, Blogger Martin

@missile:
non mi fraintedere, non me la sento di parlarne male.
Sto cercando di individuare che cosa manchi a questo film per riuscire davvero a lasciare il segno.
Forse ci vorrebbe un regista capace di una visione personale più forte, anche col rischio di andare un po' "fuori tema".

@Giuliano:
Mandela e Chaplin hanno avuto ruoli troppo diversi e non potevano essere trattati allo stesso modo. In questo caso si cerca aderenza per poter far passare un bellissimo messaggio, riuscendo nel frattempo ad appassionare il pubblico.
Questo però non implica qualcosa di cinematograficamente memorabile.

@Ale:
non saprei, sono sicuro che riuscirai a trovare degli aspetti molto positivi!
Non vedo l'ora di leggere la tua recensione.

 

At 3/01/2010 11:37:00 PM, Blogger Massimo Volpe

No no Martin , siamo d'accordo :) anche secondo me non è tra i migliori di Clint, però l'ho trovato comunque un film valido; probabilmente per avere quel quid in più avrebbe dovuto avvalersi di una struttura meno classica o raccontare i fatti sotto un altro occhio.

 

At 3/02/2010 10:34:00 PM, Blogger Martin

Capisco bene quello che dici.
Sarà che da Clint mi aspetto sempre il massimo visto che per quanto mi riguarda lo seguo da ben prima che lo scoprisse il grande pubblico con Gli Spietati.
Un tempo eravamo in pochi ad apprezzarlo davvero.

 

At 3/03/2010 07:40:00 PM, Anonymous Anonimo

Invece di positivo ci ho trovato davvero poco...

Ale55andra

 

At 3/04/2010 12:00:00 PM, Blogger Martin

Secondo me un po' esageri Ale, ma io lo dico quasi sempre, anche quando dai giudizi positivi!

 

At 3/04/2010 03:31:00 PM, Anonymous AlDirektor

Ormai è sicuro che tutti (o quasi credo) sono d'accordo nel dire che questo sicuramente non è il miglior Eastwood, ma un intermezzo fra un gran film ed un altro (così si spera per il prossimo film di Clint).
Come hai scritto tu però, per i fan di Eastwood è sicuramente da vedere.
Ma credo anche per i non fan.

 

At 3/04/2010 04:00:00 PM, Blogger Martin

Sono ssolutamente d'accordo acon te Al.
Mi dispiace solo che un film non perfettamente riuscito come questo sia spesso massacrato ben oltre i suoi limiti.
Che non sono tecnici o narrativi quanto una più generale incapacità di dare un'anima al film, di osare davvero, di aspirare a qualcosa di più che non la sola condivisione di valori basilari.