lunedì 16 agosto 2010
SPLICE
SPLICE
(Splice)
Regia: Vincenzo Natali
Produzione: Canada/Francia/USA
Anno: 2009

Genere: Esperimenti (dis)umani

L'approccio a un tema controverso come le manipolazioni genetiche, malgrado la cornice “fantastica”, rimane comunque serio, e questo è un elemento un po' spiazzante in un racconto che non ha paura di sperimentare tipologie narrative così diverse, dal dramma sentimentale all'horror sanguinolento, all'epopea (fanta)scientifica, ed è proprio in questo modo che alla fine tutto questo interessante guazzabuglio riesce a lasciare un segno, condensato nel sottile filo dei diversi egoismi che accomunano gli umani “creatori” e l'ibrida e impossibile “creatura”.

Merita una visione (come tutto il cinema in qualche modo "coraggioso").

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posted by Martin at 00:41 | Permalink |


4 Comments:


At 8/22/2010 05:15:00 PM, Anonymous Anonimo

Mah...per me la prima parte è davvero molto interessante, oltre che ben fatta, poi nella seconda parte si comincia a scadere nel ridicolo involontario direi...

Ale55andra

 

At 8/22/2010 08:04:00 PM, Blogger Martin

Il tuo è un giudizio "razionale" e non me la sento di provare a contestarlo.
Eppure se guardiamo al ridicolo, volontario o meno, ormai il cinema americano ne è talmente saturo che va preso per quello che è.
Rimane il fatto che la struttura morale di questo film continua ad essere per me qualcosa di inconsueto e di assolutamente meritevole.

 

At 8/23/2010 12:00:00 PM, Anonymous AlDirektor

Sono molto molto d'accordo con te Martin, sia sul fatto che il film merita la visione, ma specialmente che è un film coraggioso, anche se chiuso sicuramente da un finale che dà l'impressione del compromesso.
E' vero però che non ha paura di sperimentare strade insolite per qualsiasi altro tipo di horror moderno. L'ho trovato un film molto bello, tra i migliori di questa estate.

 

At 8/24/2010 02:08:00 PM, Blogger Martin

Il secondo finale in effetti è una strana virata horror un po' stridente col resto del film, mentre il controfinale sembra preannunciarne furbescamente il sequel.
Ma rimane in ogni caso un film più che interessante.