(The Social Network)
Regia: David Fincher
Produzione: USA
Anno: 2010
Genere: Cane mangia cane
C'è molto di più della storia del ragazzino genio che diventa miliardario, perchè stavolta non mancano la cattiveria e l'inganno che permettono all'idea di diventare business mondiale, il tutto raccontato con divertito equilibrio alternando le molteplici vicissitudini giudiziarie con le tappe di un'improvvisa ascesa così tipica dei nostri giorni, valorizzato ancora di più da sprazzi di splendida verve cinematografica in cui suoni e immagini si fondono con sincronia quasi sinfonica.
Da vedere.
Etichette: Andrew Garfield, Biografia, Facebook, Harvard, Jesse Eisenberg
At 11/15/2010 02:52:00 PM, Martin
Ti dirò, più passa il tempo e più aumenta il mio apprezzamento.
Un film così poteva essere davvero "complicato" da gestire ma Fincher è riuscito invece, non solo a scansare tutte le trappole della retorica e della pedanteria, ma è riuscito a costruire un racconto pregevole e stilisticamente davvero interessante.
At 11/21/2010 06:11:00 PM, Massimo Volpe
Naturalmente ero prevenuto anche io, e il film a dire il vero si prestava molto a ciò, però concordo sui giudizi positivi. La cosa che più mi è piaciuta è stata la sincera e asettica descrizione della genesi dell'evento, lungi da trionfalismi esegetici: in fin dei conti FB è nato da una mezza fesseria fatta da uno sfigato rancoroso che gli ha detto male con la ragazza, per poi proseguire con comportamenti a dir poco equivoci del creatore. Insomma , dietro ad una idea geniale, non sempre c'è il talento puro e basta.
At 11/22/2010 10:03:00 AM, Martin
@Al:
in effetti, il buon mix tra vicende processuali e vicissitudini personali tiene vivo l'interesse fino alla fine.
@Luciano:
secondo me Fincher è una garanzia e questo malgrado nella sua filmografia ci sia qua e là qualche mezzo passo falso.
Appena ti "sblocchi" leggerò volentieri le tue considerazioni.
@missile:
dici bene, le contraddizioni vengono fuori tutte, anche il senso di "vacuità" dietro il prodotto stesso è reso con efficacia.
Bellissima descrizione sulla quale, come ben sai, concordo alla grande. Secondo me Fincher ci ha restituito quasi una fotografia, un'istantanea, dei tempi moderni. Poi se ci aggiungiamo lo stile che io apprezzo molto, con i dialoghi, la colonna sonora e il ritmo secondo me molto incalzante e avvincente, allora il gradimento non può che essere alto.
Ale55andra