venerdì 18 dicembre 2009
MARTYRS
MARTYRS
(Martyrs)
Regia: Pascal Laugier
Produzione: Fraancia/Canada
Anno: 2008

Genere: Visione di morte

Che sia una visione molto vicina al limite del tollerabile è un dato di fatto, eppure rimane almeno in parte la sensazione che tutta questa inumana e violenta depravazione abbia un senso, sia perché per una volta non ruota tutto intorno al concetto di “mostro”, nemmeno travestito da “normale” torturatore, sia perché si punta concettualmente in alto, pur con gli ovvi limiti di un’operazione di questo tipo, per cercare di dare un senso e una “nobiltà” al dolore, finendo in un beffardo e mistico finale, che non porta forse a nulla ma che ci lascia comunque scossi e con qualche riflessione che ci perseguita.

Merita una visione (ma con tutte le cautele necessarie ad un'eperienza estrema)
.

Etichette: , , , ,

 
posted by Martin at 00:01 | Permalink |


15 Comments:


At 12/18/2009 09:36:00 PM, Anonymous AlDirektor

Brutto film. Terrificante se vogliamo, ma non perchè mette paura. Parte bene ma dopo una ventina di minuti si rivela un'ignobile pellicola del nuovo horror francese (come "Frontiers" altra orribile proposta dalla Francia).

 

At 12/18/2009 10:50:00 PM, Blogger Martin

Io ne vedo i limiti ma non posso negarne la forza e l'originalità, soprattutto della prima metà.
Un film del genere rischia più di ogni altra cosa la gratuità e qui, per fortuna, ne ho trovata poca.
E non mi si parli del finale, che in fondo non ha poi molto peso nell'economia globale del film.

 

At 12/19/2009 10:10:00 PM, Anonymous Anonimo

Grandissimo film horror secondo me. Mi ha colpito veramente profondamente. Secondo me è da vedere, almeno per gli appassionati del genere.

Ale55andra

 

At 12/20/2009 11:22:00 AM, Anonymous AlDirektor

Infatti il finale non l'ho nemmeno accennato Martin ;)Ma Calcola che questo film l'ho visto in anteprima al Festival del cinema di Roma dove, come detto all'inizio mi ha colpito (la vendetta-massacro è eccellente per freddezza, direi), ma col passare dei minuti si è rivelato un film quasi indeciso su dove andare a sbattere e un film che non è riuscito a mantenere la tensione iniziale (dopo il suicidio della ragazza colpevole del massacro, il film si perde in diluite sequenze).

 

At 12/20/2009 08:04:00 PM, Blogger Martin

@Ale:
come sai il genere mi piace e anche parecchio e anche questo rappresentante del nuovo horror francese l'ho trovato tanto estremo quanto interessante.
Il problema è che si rischia sempre, con film di questo tipo, di produrre opere anche visivamente belle ma un po' fini a se stesse.
Questo Martyrs meglio di altri sfugge a questo pericolo.
Ma penso si possa, e si debba, fare di meglio.

@Al:
si beh, diluite in confronto alla prima parte del film.
E anche se ha di sicuro meno impatto, malgrado ci venga risparmiata l'atrocità finale, penso che una sua validità ce l'abbia.
Magari è proprio che un film così non è nelle tue corde...

 

At 12/20/2009 09:02:00 PM, Anonymous AlDirektor

Infatti questo mi preoccupa tra le tante cose: ha un senso tutta la crudeltà che abbiamo visto? Vuole suggerirci altro? Mi è sembrato di no. Anche se sembra fare molto effetto il fatto che una determinata cosa o situazione dovrebbe far pensare (coem questa cosa dell'atrocità insomma).
Poi si, possiamo anche dire che un film così non è nelle mie corde (ma non ripudio l'horror, altrimenti Cronenberg dove lo mettiamo?).

 

At 12/21/2009 08:55:00 AM, Blogger Martin

Beh Cronenberg ha avuto di sicuro una fase horror ma talmente personale da essere definito "alla Cronenberg"!
Per quanto riguarda Martyrs posso dire che ci ho trovato meno compiacimento e meno "infantilismo" voyeuristico rispetto, ad esempio, ai due Hostel.
Non mi pare poco.

 

At 12/21/2009 07:45:00 PM, Anonymous Anonimo

Io penso che le atrocità mostrate in Martyrs non siano affatto fini a se stesse, anzi stiano a raccontarci e a dimostrarci una determinata idea sul concetto etico-sociale di religione e su come l'uomo si rapporti ad essa (con tutta una serie di riferimenti a quanto ci viene chiesto dalla religione e quanto siamo disposti a rispondere a queste richieste), che non mi sembra poi ci così poco conto.

Ale55andra

 

At 12/21/2009 08:47:00 PM, Blogger Martin

Di sicuro il tuo è un punto di vista ben calibrato Ale, e che trova solidi agganci con quanto visto sullo schermo.
Personalmente comunque continuo a preferire i primi due blocchi del film, che trovo non solo i più forti emotivamente ma anche i più originali.

 

At 12/22/2009 12:49:00 PM, Anonymous Anonimo

Si indubbiamente la prima parte è più riuscita della seconda, anche secondo me. Però, sempre secondo me, il film è interamente riuscito, con una prima parte migliore e una un pò inferiore ma comunque valida.

Ale55andra

 

At 12/22/2009 02:16:00 PM, Blogger Martin

Ci siamo capiti direi ;-)
Hai per caso visto altri film di questo nuovo filone horror francese?
Cosa mi consigli?

 

At 12/22/2009 05:10:00 PM, Anonymous AlDirektor

Non è poco. Ma "Hostel" (I e II) non mi sembra chissà quale termine di paragone per poter dire che questo "Martyrs" sia un film riuscito. Certo, dietro Hostel ci sta lo zampino di Tarantino (probabilmente il compiacimento di quei due film è merito suo, se così possiamo dire) ed alla fine entrambi gli episodi mi sono anche simpatici (il che vuol dire che sono mediocri e nulla di più). Ma questo "Martyrs" che, ripeto, sembra seguire la scia (o segue davvero mi sa) di "Frontiers", altra pellicola a base di sensazionalismi e crudeltà creata dal cinema francese, non sembra davvero andare più a fondo di quello che mostra. A quanto pare ho un rigetto verso questo nuovo filone horror Francese. Ne vedrò un altro per assicurarmi dell'opinione, così poi potrò stare in pace ;)

 

At 12/22/2009 08:20:00 PM, Blogger Martin

Questo film ha proprio diviso gli appassionati a quanto pare.
C'è chi ne dice meraviglie e chi lo detesta senza mezze misure.
Io sinceramente mi trovo un po' in mezzo.
E' di sicuro tecnicamente molto ben fatto, non ci sono nè banalità registiche nè momenti in cui il materiale sfugga alla mano che lo guida.
Dal punto di vista narrativo-espressivo non può mancare di colpire duro e in questo il paragone con gli Hostel ci può stare. Fanno tutti parte di questo nuovo filone horror che qualcuno definisce torture porn.
Ma mentre i film americani sono particolarmente grezzi da tutti i punti di vista (il secondo si salva appena con un pizzico di ironia) questo Martyrs è decisamente di un altro livello.
Il problema è cercare di capire quanto questo filone, quello francese in particolare di cui appunto anche Frontiers fa parte, stia effetivamente innovando il genere horror e il cinema in generale.
Da questo punto di vista mi pare che M. qualcosa da dire ce lo abbia, a prescindere da quanto lo si apprezzi.
Personalmente devo dire che più passano i giorni e maggiore è l'impressione positiva che ne ricavo. Alcuni miei dubbi erano legati alla capacità o meno del film di riuscire ad essere più di una semplice collezione di truculenze e alla capacità di veicolare un messaggio, qualsiasi esso sia.
Adesso come adesso però non solo non trovo che questa esigenza sia poi così fondamentale ma riesco anche a cogliere un certo percorso simbolico narrativo che pervade tutta la pellicola.
Dovrò rivederlo prima o poi, per ora lo lascio "decantare".
A questo punto però recupererò alcuni altri titoli francesi di cui si parla molto bene come Frontiers appunto, Them, A l'interieur e altri.
A quel punto Al potrò avere un'idea più precisa di questo interessante nuovo horro francese, la cosiddetta nouvelle trouille.

 

At 12/23/2009 12:52:00 PM, Anonymous AlDirektor

1. Grazie della definizione di questo filone: Nouvelle Trouille.
2. Al di là che rimaniamo opposti sul parere riguardo a questo film (sempre più visto che col passare dei giorni hai detto vedo sempre più del positivo in questo lavoro), ripeto, ne vedrò un altro così potrò confermare o ricredermi sulla mia opinione (ci credo poco però, perchè non provare?).
3. Il film ha diviso tutti, appassionati e non, credo perchè dà la fortissima sensazione che sia un bell'allenamento per lo stomaco e nulla di più. E' una cosa che si rimproverava a molti film meno recenti (a quelli di Craven, Carpenter e il già nominato Cronenberg), ma anche ai meno reconditi "Saw" (intendo la saga). Magari non è la maniera più giusta per dire se è il film vale o no, ma è un fattore molto importante, l'impressione.
4. Vedremo se questo nuovo filone francese saprà davvero restaurare il genere a cui appartiene o resterà un tremendo tentativo (apprezzabilissimo eh, ma non riuscito) di approccio ad un nuovo tipo di Horror.
Come a dire: questi film saranno l'elisir della vita eterna o la demolizione del genere?
Aspetteremo e vedremo.

Dopo tutto questo,
ti auguro buon natale Martin.

 

At 12/23/2009 02:03:00 PM, Blogger Martin

Mi pareva di aver capito che avessi già visto Frontiers (e che non ti fosse piaciuto nemmeno questo).
In ogni caso ci confronteremo presto su questo tema visto che anch'io recupererò presto altri titoli.
Rimane il fatto che comunque l'horror è sempre più un cinema di nicchia e quindi tutto nasce e muore al suo interno.
Quel che è certo è che qualcosa si è già mosso. Vedremo dove porterà.

Tanti auguri anche a te, Al.